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Recovery Plan

Recovery Plan

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato approvato dal Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2021. Il documento individua le azioni per il rilancio dell’Italia ed è finanziato con 222 miliardi di euro.

L’iter prevede che il Piano sia inviato ai due rami del Parlamento e poi sottoposto al vaglio dell’Europa per una valutazione sulle azioni intraprese per superare e affrontare le conseguenze economiche e sociali causate dal Covid-19.

 Il piano punta a investire 223 miliardi di euro.

Il Piano riconosce quattro sfide principali e identifica 6 missioni, che raggruppano 16 componenti funzionali atte a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del governo.

Per ogni missione vengono indicate le riforme necessarie a una più efficace realizzazione dei progetti, che andranno concordate con la Commissione.

Le 4 sfide sono:

migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia;

ridurre l’impatto economico e sociale della crisi pandemica;

sostenere la transizione verde e digitale;

innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione.

Le 6 missioni sono:

digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;

rivoluzione verde e transizione ecologica;

infrastrutture per una mobilità sostenibile;

istruzione e ricerca;

inclusione e coesione;

salute.

Istruzione e Ricerca

Con i 28,5 miliardi della missione dedicata all’Istruzione si vogliono colmare i deficit di competenze che limitano il potenziale di crescita, migliorare i percorsi scolastici e universitari e agevolarne l’accesso, rafforzare i sistemi di ricerca e la loro interazione con il mondo delle imprese e delle istituzioni.

Tra i principali obiettivi: l’ampliamento delle opportunità di accesso all’istruzione e il contrasto all’abbandono scolastico (che in Italia è al 14,5% contro una media Ue del 10,6%).